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giovedì 18 ottobre 2012

CactusAntifa - L’esercizio storico e l’esempio da dare

di Rino Lattuada
18.10.2012


Prendendo spunto dalla serata conclusiva tenutasi a Palazzo Malinverni venerdì 12/10, dopo il viaggio degli istituti superiori di Legnano nei lager nazisti nel maggio 2012 e dopo quanto accaduto nell’ultimo consiglio comunale (con un nuovo show dei neofascisti della “Fiamma Tricolore”) mi chiedo se sia sufficiente rinnovare e diffondere fra i giovani la memoria storica antifascista ed avere poi la pretesa che ciò possa bastare a far nascere nelle nuove generazioni la consapevolezza del valore della democrazia, della pace e dell’antitotalitarismo. Ho proprio l’impressione di no. Ai giovani è indispensabile parlare anche del presente.

Spiegare cos’è il neofascismo dei nostri giorni, come è costituito, in quali reti di relazioni si muove, quali sono i suoi veri obiettivi, i suoi agganci politici e non, e quant’altro possa servire a rendere visibile e concreto un pericolo, che concreto lo è sempre stato, ma tanti non lo sanno o fanno finta di non saperlo.
Approfondire nella giusta maniera cos’è il neofascismo di oggi vorrebbe dire, ad esempio, conoscere la modalità di infiltrazione nel tessuto sociale, i  metodi adottati per emergere e farsi ascoltare, come quelli di accompagnare le mobilitazioni ambientaliste e sociali e cavalcare, strumentalizzandoli, i moti di protesta, come  manifestazioni di strada, cortei o presidi allestiti per diverse ragioni, ragioni comunque avulse dai loro veri obiettivi. Obiettivi che sono in sostanza: avere una presenza costante e duratura per  farsi sempre vedere, fare propaganda, portare l'attenzione sulla corrente di pensiero di matrice fascista, razzista e xenofoba. Fare breccia nelle menti più manipolabili, ovvero quelle più giovani.

In una comunità democratica come la nostra città, l’antifascismo, torno a ribadire, non deve essere fatto solo a parole, ma deve essere anche e soprattutto concreto, sia nei messaggi chiari e forti, che nelle prese di posizione e, se necessario, anche nei fatti... e nei fatti, vuol dire agire per salvaguardare i valori sanciti dalla nostra Costituzione repubblicana nata dalla lotta partigiana. È nei momenti di forte crisi economica e sociale, nei momenti in cui l’etica e la morale sono state cancellate dagli statuti della politica, che bisogna alzare la guardia contro i movimenti reazionari e fascisti: girare la testa dall’altra parte è molto pericoloso.

Alla città di Legnano è stata conferita la medaglia di bronzo al valor militare per la Resistenza e questa medaglia va onorata, come va onorata la medaglia d’oro conferita al martire legnanese della Resistenza Mauro Venegoni. Per questo chiedo alle autorità politiche, amministrative e sociali una ferma presa di posizione contro la presenza della “Fiamma Tricolore” a Legnano e contro le sue scorribande in Consiglio Comunale. Cominciamo con l’esporre, nelle sedute consiliari, il gonfalone della città con la medaglia al valore e l’immagine di Mauro Venegoni.

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