del 28.09.2012
Autore:rsd
Fra occupazioni precarie di security e lavanderie industriali, però arriva la svolta: «Per agenzia sono stato assunto a tempo determinato per la fonderia Colombo a san Giorgio: dopo avermi rinnovato il contratto più volte per anni, a causa della crisi ci hanno lasciato a casa. Nei contratti c'erano delle irregolarità , così ho deciso di fare causa, con l'aiuto del Cub». Una causa durata quasi un anno ma che al termine della quale ha assicurato a Falilou il posto indeterminato alla fonderia. Realizzato il grande sogno di un lavoro fisso, ora manca solo quello di ricongiungersi alla sua famiglia; ma intanto Falilou è diventato il punto di riferimento per gli immigrati della zona, sia allo sportello stranieri del Cub sia come presidente della cooperativa Italia Sahel lavoro: «Gli stranieri sono disorientati, hanno bisogno di essere presi per mano, di essere ascoltati e capire come muovere i loro primi passi... creando un rapporto e quel meraviglioso senso di appartenenza.
Ora sono in molti ad aver perso il lavoro, ma se non hanno un rinnovo del contratto nell'arco di dodici mesi ritornerebbero a essere clandestini, pur avendo i documenti; con questa cooperativa si cerca lavoro per gli immigrati. Tutti hanno competenze e il permesso di soggiorno, ma hanno necessità di lavorare per non diventare un problema sociale. Ora stiamo andando dai sindaci del territorio chiedendo se c'è la possibilità di trovare per queste persone un'occupazione magari in qualche progetto: che le Amministrazioni intervengano! Sarebbe bello che ci fosse anche qualche azienda privata che volesse partecipare a questo progetto: fatevi avanti, mai più clandestini!».
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