23.11.2012
“Ogni anno il 20 novembre
viene celebrata la giornata mondiale dei Diritti
dell'Infanzia e dell'Adolescenza. La data del 20 novembre è stata scelta in
memoria del giorno in cui l'Assemblea Generale dell’ONU adottò la Dichiarazione
dei Diritti del fanciullo (1959) e la Convenzione sui Diritti dell'Infanzia
(1989) … ”In
“memoria” è il termine più giusto per ricordare come due atti universali fra i
più importanti per l’umanità intera, assieme alla dichiarazione dei diritti
dell’uomo, sono stati e continuano ad essere in ogni momento ipocritamente,
cinicamente e criminalmente disattesi e calpestati in ogni angolo della terra. I
bambini continuano ad essere vittime e carne da macello da sacrificare, senza
il benché minimo rimorso, sugli altari degli interessi economici, politici e
militari mondiali. Bambini
morti di fame e di tutte le malattie possibili, uccisi e violentati dalle
guerre, dallo sfruttamento, dalla pedofilia, dall’abbandono, dal disinteresse
comune … anche a casa nostra.
In
merito alla celebrazione leggo che l’Assessore alle attività educative Umberto
Silvestri commenta: “L'amministrazione comunale intende dare importanza a
questo evento quale occasione per riaffermare che la tutela della vita,
dei diritti e del benessere dei bambini e degli adolescenti sono un dovere per
tutta l'umanità” e fa appendere in
tutte le scuole legnanesi e in alcuni punti della città una bella locandina
sull’argomento.
Iniziativa lodevole e dovuta ma vacua, se non supportata
nella nostra città a livello istituzionale, perlomeno da chiare e nette prese
di posizione contro tutto quanto sta accadendo. Il silenzio però è sempre più assordante.
I
più di 1500 bambini uccisi dal 2000 ad oggi nella sola striscia di Gaza, e
perché no?, i bambini rom che vivono in condizioni disastrose, ne sono i più
recenti testimoni. Cosa celebriamo allora? Basta proclami e frasi
fatte solo perché è il 20 novembre e “bisogna” celebrare qualcosa. Anche nel
nostro piccolo vale più sicuramente un’azione concreta che mille parole di
convenienza.
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