05.11.2013
Durante la
guerra civile spagnola, alcune regioni della Spagna difesero un sistema
d'organizzazione anarchica, che rimetteva in discussione il potere dei
possidenti, dei notabili e dei burocrati.
«Barcellona offriva uno spettacolo straordinario. Per la prima volta nella mia vita mi trovavo in una città dove la classe operaia aveva preso il sopravvento. Quasi tutti gli edifici di una certa importanza erano nelle mani dei lavoratori, e su tutti sventolavano bandiere rosse e nere. In tutti i negozi, in tutti i bar c'erano scritte che ne annunciavano la collettivizzazione. Persino le cassette dei lustrascarpe erano state collettivizzate e verniciate di rosso e nero! Tutto ciò era strano, emozionante. Era espressione di una realtà che mi apparve immediatamente come qualcosa per cui valeva la pena di lottare.» (George Orwell, Omaggio alla Catalogna)
«Barcellona offriva uno spettacolo straordinario. Per la prima volta nella mia vita mi trovavo in una città dove la classe operaia aveva preso il sopravvento. Quasi tutti gli edifici di una certa importanza erano nelle mani dei lavoratori, e su tutti sventolavano bandiere rosse e nere. In tutti i negozi, in tutti i bar c'erano scritte che ne annunciavano la collettivizzazione. Persino le cassette dei lustrascarpe erano state collettivizzate e verniciate di rosso e nero! Tutto ciò era strano, emozionante. Era espressione di una realtà che mi apparve immediatamente come qualcosa per cui valeva la pena di lottare.» (George Orwell, Omaggio alla Catalogna)
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